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Casa famiglia tra mito e realtà

Caro lettore, già dal titolo, avrai sicuramente compreso l’argomento di questo articolo. La casa famiglia è ciò di cui ti vogliamo parlare oggi. Da sempre contesa dalle opinioni più disparate, casa famiglia e argomenti correlati hanno sempre generato un po’ di confusione.

 

Cos’è una casa-famiglia

Cos’è una casa-famiglia? La casa famiglia, o per meglio dire “comunità di tipo familiare”, è una tipologia di accoglienza del minore caratterizzata dalla presenza di 2 figure genitoriali. La quotidianità familiare pone al centro il giovane ospite, che viene seguito da 2 adulti di riferimento e da alcuni collaboratori.

 

La vita viene cadenzata dalle attività scolastiche e di svago attraverso cui egli acquisisce implicitamente modelli di comportamento e consapevolezza delle proprie azioni. In definitiva, la casa famiglia è una vera e propria realtà familiare in cui il minore vive e fa proprio il senso di appartenenza di questo tipo di nucleo.

 

È bene specificare che nelle case famiglia non si cerca di sostituire la famiglia di origine, anzi. La memoria genitoriale viene salvaguardata e mantenuta attiva. Ciò che cambia è il contesto e l’approccio con il minore, più sereno e formativo rispetto a quello dal quale è stato allontanato.

 

Le differenze tra case famiglia e comunità educative

La casa famiglia si distingue dalla comunità educativa soprattutto per la tipologia di figure di riferimento. Se in questo contesto il minore trova dei genitori con i quali crescere e vivere, nelle comunità educative lavora personale con formazione nel campo dell’educazione operante h24 o a tempo parziale. La loro formazione dipende dalle esigenze e dalle necessità che i minori accolti presentano.

 

La diversa “natura” delle figure adulte presenti in queste strutture non comporta una minore affettività. Anche tra gli operatori e i ragazzi delle comunità educative, che queste siano diurne o residenziali, si instaurano rapporti d’intesa e collaborazione.

 

In sintesi, la differenza tra casa famiglia e comunità educativa sta nei principi ispiratori che hanno fatto sorgere queste tipologie di accoglienza. La prima è espressione della voglia di un nucleo di diventare famiglia affidataria e accogliere nella propria casa un minore temporaneamente o parzialmente privo di cure parentali. La seconda sorge come servizio per rispondere ad un problema collettivo che riguarda soprattutto giovani in età pre-adolescenziale e adolescenziale.

 

Come aprire una casa famiglia: tutte le informazioni

Informazioni preliminari

Per aprire una casa famiglia bisogna essere a conoscenza di alcune informazioni preliminari. Tali informazioni riguardano le tipologie di persone o nucleo che possono accogliere, chi dispone l’affidamento e quanti bambini si possono ospitare. Puoi trovare tutte queste informazioni nella pagina dedicata del nostro sito.

Procediamo ora con qualche dettaglio sul percorso per chiedere autorizzazioni e convenzionamento.

 

La richiesta di autorizzazione

Per aprire una casa famiglia per bambini è necessario ottenere una serie di autorizzazioni. In primo luogo, bisogna ottenere l’autorizzazione da parte del Comune in cui è presente la struttura. Dopo il controllo dei requisiti minimi da parte di una commissione scelta dal direttore generale dell’ASL e ottenuta la certificazione di idoneità, puoi fare richiesta di convenzionamento.

 

Il convenzionamento

Il convenzionamento ti permette di ottenere sovvenzioni e di garantire la qualità del servizio. Inoltre, è utile per un dialogo continuo con il Comune, che può decidere di integrare alcuni servizi con la casa famiglia per bambini convenzionata.

 

Le case famiglie cosa sono: riepiloghiamo

Giunti alla fine di questo articolo, facciamo un breve riepilogo. Per casa famiglia si intende una situazione di affido familiare in cui 2 nuove figure di riferimento si fanno carico dell’educazione e della crescita del minore. Con loro, operatori e collaboratori seguono il minore nel suo percorso di recupero e/o di crescita.

 

Il giovane viene accompagnato nelle attività quotidiane, di svago e di istruzione. Assieme alla famiglia ospitante vive il vero senso di appartenenza. Acquisisce una propria autonomia e osserva modelli di comportamento sani da seguire in futuro. Per noi questo è casa famiglia. È un luogo amorevole in cui crescere e diventare grandi.

 

Negli anni c’è stato un susseguirci di dicerie ma anche di situazioni spiacevoli all’interno delle case famiglia da cui ci dissociamo completamente. Per noi è e rimane un luogo in cui trovare ciò che la famiglia di origine, per vari motivi, non ha potuto dare. Abbiamo accolto molti bambini e ragazzi e continuiamo a farlo in nome della collettività e nel bene di tutti quelli che abbiamo aiutato e aiuteremo.

 

Le iniziative de Il Piccolo Fiore e il Giardino di Hana

Con l’Associazione il Giardino di Hana, anche per i giovani ospiti della Comunità Familiare Il Piccolo Fiore abbiamo pensato a tante attività. Dai laboratori agricoli alle gite fuori porta e agli incontri ludici, stiamo continuando a lavorare per fargli vivere esperienze sempre nuove.

 

Tra queste, non possiamo non menzionarti i nostri due ultimi progetti: un campetto da calcio e un teatro mobile. Abbiamo pensato al campetto da calcio come occasione di condivisione in cui comprendere il vero gioco di squadra. Il teatro, invece, è strumento di espressione della propria interiorità.

 

Vuoi aiutarci nella realizzazione di questi progetti? Allora clicca qui e contribuisci anche tu alla crescita dei nostri ragazzi!

 

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